La Cassazione, con sentenza n. 2149 del 3.11.2021 (depositato il 19.01.2022), ha confermato la condanna di un produttore di dispositivi medici per le lesioni personali che una pinza aveva causato al paziente frantumandosi durante un intervento chirurgico.
In tale pronuncia la Corte ha chiarito i vari obblighi del produttore, specificando che “i dispositivi devono essere progettati e fabbricati in modo che la loro utilizzazione non comprometta lo stato clinico e la sicurezza dei pazienti, né la sicurezza e la salute degli utilizzatori ed eventualmente di terzi quando siano utilizzate alle condizioni e per i fini previsti (…)”.
Ha, inoltre, precisato che, per garantire la sicurezza dei prodotti, il fabbricante deve adottare soluzioni che tengano conto del progresso tecnologico, eliminando o riducendo i rischi nella misura del possibile.
E proprio tale ultimo aspetto aveva portato alla condanna in appello del produttore, in quanto il perito incaricato in primo grado aveva rilevato che la frantumazione della pinza era stata causata da un’impurità del materiale che avrebbe potuto essere rilevata attraverso appositi controlli (radiografici o a onde sonore).
La Cassazione ha confermato la condanna del produttore, responsabile dei difetti strutturali presentati da attrezzi medici suscettibili di arrecare danni durante l’utilizzo, anche a distanza di anni e dopo vari utilizzi.